Onorevoli Colleghi! - Non vi è ambito della vita civile, culturale, sportiva, ricreativa ed assistenziale in cui il volontariato non operi. È un'immensa forza solidale che si prodiga spesso laddove lo Stato è assente, sopperendo così a gravi lacune assistenziali, portando conforto e sostegno a quanti vivono in condizioni disagiate, non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Basti pensare all'importanza che i gruppi di volontariato rivestono in caso di calamità naturale, quando con spirito di abnegazione e con un lavoro indefesso, traggono in salvo centinaia di vite umane o ancora quando, nelle più disparate missioni umanitarie, portano alle popolazioni colpite da guerre o da altre immani sciagure, i primi generi di conforto, allestendo ospedali da campo e cucinando pasti caldi. È una forza, quella del volontariato, tanto grande quanto anonima e disinteressata, il cui unico scopo è quello di una solidarietà vera. Quella con la «S maiuscola», disinteressata e senza confini. L'opera delle migliaia di associazioni di volontariato è resa possibile dall'utilizzo di molte apparecchiature e mezzi di servizio, i quali peraltro risultano spesso costosissimi e gravati dall'imposta sul valore aggiunto che, non risultando essere in alcun modo deducibile (come, invece, avviene nel caso delle imprese commerciali) rappresenta un avere finanziario che incide notevolmente sui già risicati bilanci delle associazioni stesse. Non solo. Un ulteriore gravame è costituito dal pagamento dei diritti di autore. Molto spesso, infatti, le associazioni organizzano forme di spettacolo e di intrattenimento varie al fine di raccogliere fondi per consentire il prosieguo delle proprie attività. Su queste